MotoMotti

Trovati in un sito Canadese:

– Nel dubbio rallenta, nessuno ha mai colpito qualcosa troppo piano

– Si parte sempre con una borsa piena di fortuna ed una vuota di esperienza; il trucco è riempire quella dell’esperienza prima di vuotare quella della fortuna

– Andare in moto non è pericoloso, è cascare che lo è

– Impara dagli errori degli altri, non vivrai mai abbastanza per farli tutti te

– L’unico momento in cui hai troppa benzina è quello in cui stai andando a fuoco

– Guardati sempre attorno, c’è sempre qualcosa che non hai visto

– Gravità e forza centrifuga non sono solo buone idee, sono leggi senza possibilità di appello

– Fare sempre in modo di tirare giù il cavalletto lo stesso numero di volte che lo si tira sù

ma sopratutto … every ride is optional!

The good rider 

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Novità dal sito

Come avrete già notato dall’homepage ci sono un paio di piccole novità: la prima è il nuovo adesivo, uno dei più belli che abbiamo fatto, che è già stato stampato su giallo catarifrangente; li metto in moto così appena ci vediamo ne potete prendere la quantità che desiderate.

La seconda è lo spostamento sull’homepage del link al challenge " i passi di Melo", il nostro modo per ricordare Giacomo ed averlo sempre con noi.

Tenere in vita il sito richiede tempo anche facendo poco come facciamo noi; qualsiasi supporto, che può andare dal breve commento sul blog ad un articolo da pubblicare, sarebbe il benvenuto se non altro per toglierci il dubbio che lo facciamo solo per noi.

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L’unico accessorio che serve

Finalmente hanno risolto l’unico problema che veramente un motociclista ha sempre avuto; non si tratta di avere il culo riscaldato, sapere la pressione dei pneumatici o sentire la radio ma di VEDERCI DI NOTTE.

In effetti il sistema è complesso e giustifichiamo una certa lentezza nel proporlo, sicuramente ci vorrà del tempo prima che abbia costi accettabili ma se non si comincia non si finisce e questo è l’inizio.

In attesa di potersi permettere la GT ci godiamo il filmato

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Help Italo

Leggete l’incredibile avventura di Italo Barazzuti e sostenete l’iniziativa lanciata da un gruppo di suoi amici.

L’amicizia, la solidarietà ed il senso di appartenenza ad un gruppo sono sempre state una delle caratteristiche dei motociclisti e quando ne vediamo uno in difficoltà, sulla strada e non, parcheggiamo per un attimo la nostra moto ed i nostri pensieri e diamo una mano.

Leggeremo con piacere le sue imprese, inclusa quella con l’assistenza sanitaria americana, sapendo che si sta rimettendo.
Per i dettagli sulla sua storia e su come acquistare i resoconti delle sue avventure sul sito.

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MotoMotti

"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi"

(Marcel Proust) 

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Motocicletta e faccende di casa

Il filmato vi fornisce uno spunto su come coniugare la passione per la motocicletta e l’esigenza di dare una mano in casa.

Se avete altre idee le pubblicheremo:-) 

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Darwin e i Rainmen

Tutti Voi conoscete la teoria evoluzionistica di Darwin.

Secondo tale teoria l’universo creato si evolve e si adatta all’ambiente che lo circonda sviluppando una serie di caratteristiche che lo fanno campare di più e meglio; il tutto ha generato una serie di strane creature con  nasi lunghissimi, colli spropositati, con comportamenti strani ed originali, chi vive di giorno chi di notte, chi per aria, in acqua o sotto terra; i Rainmen non fanno eccezione.

Già l’essere dotato di due braccia, due gambe e due ruote lo rende riconoscibile, ma anche il comportamento e le abitudini sono abbastanza originali; esce con il freddo e la pioggia, rifugge il caldo e l’affollamento, le autostrade ed i luoghi facili da raggiungere.

Ma anche i Rainmen si stanno trasformando, oltre che rischiare l’estinzione.

Il primo chiaro segno fisico è la comparsa, insieme alle braccia, alle gambe ed alle ruote, di una porta USB; è indubbiamente un segno di adattamento alla modernità che ne faciliterà la sopravvivenza (speriamo) ma sta cambiando i comportamenti, nel bene e nel male.

Inanzitutto i Rainmen ora sorvolano i futuri e papabili tragitti con Google Heart, per vedere strade, incroci, nuove possibilità e nuove strade; un mezzo potentissimo che allunga la girata e prolunga il desiderio in quella fase bella e insostituibile che è la preparazione del viaggio.

Ci sono però anche degli aspetti negativi legati al troppo affidarsi e credere alle previsioni atmosferiche, tutte figlie delle uniche buone dell’Areonautica Militare ma interpretate e distorte a seconda dei desideri e degli interessi della redazione del sito che le pubblica; un tempo il Rainmen usciva " a prescindere" ed adattava la girata alle condizioni meteorologiche, ora si lascia convincere dai moderni sciamani dell’internet/meteo.

Un altro chiaro segno del cambiamento, legato alla comparsa della porta USB, e lo sviluppo di una spessa corazza … di scuse per non uscire; senza andare troppo nel dettaglio elencherò alcune delle tessere del carapace, chiamate appunto scuse, raccolte nell’ultima settimana di mail:

1) tipo familiare: "ho da appendere le tende alla suocera"

2) tipo meteorologico apocalittico: "piove pioggia ghiacciata"

3) tipo fai da te: "devo riverniciare le persiane"

4) tipo grande classico stagionale: "devo raccogliere le olive"

5) tipo scolastico: "devo correggere 60 compiti" 

Darwin aveva previsto tutto!

Ciao Rainmen 

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L’abbigliamento del motociclista

http://www.acem.eu/PPE/html/IT_eSUM_ppe.pdf

L’articolo che potete scaricare al link allegato è un buon sunto di come deve essere scelto, a cosa serve e quali caratteristiche deve avere il buon abbigliamento da moto.

Può sembrare banale ma se vi date un’occhiata attorno quando andate in motocicletta capirete quanto importante sia battere continuamente sul tasto dell’abbigliamento sicuro.

Nessuno di noi si sogna di andare alla prima del Nabucco in costume da bagno o di camminare in montagna in tutù; da capire perché non applichiamo la stessa regola di buon senso quando andiamo in moto, dove oltretutto c’è mi mezzo la nostra incolumità e dove invece la maggioranza scatena il proprio estro nel dimostrare inadeguatezza ed incoscienza.

Sono orami 40 anni che vado in moto e, come tutti, ho parcheggiato nell’armadio un imbarazante numero di capi d’abbigliamento “specializzato” e molti di più ne ho regalati e buttati.

Tutto questo spendere e spandere ha una sola ragione: la ricerca del capo motociclistico perfetto, che tenga l’acqua, che non faccia passare il freddo d’inverno e che ripari dal caldo d’estate, etc.

Ricerca destinata ovviamente al fallimento ma che comunque non mi ha mai fatto cambiare idea sulla opportunità di vestirsi da moto per andare in moto; nutro ancora un po’ di rabbia nel vedere ancora persone, apparentemente adulte, guidare la moto in ciabattine e canottiera; eppure, come dimostra la Bellucci, l’abbigliamento da moto non è poi così brutto.

Sapete come andrà a finire: che per colpa di pochi dovremo tutti subire l’ennesima imposizione e vestirci tutti a norma di legge Europea.

Ma forse possiamo stare tranquilli perché la lobby dei costruttori di scooter è ancora più forte di quella dei costruttori di abbigliamento specializzato e ce la caveremo solo con il paraschiena obbligatorio

Come diceva Arbore? Meditate gente, meditate!

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