Diario di Rainmen in viaggio

di Filippo Fantoni

L’occasione per cercare nell’archivio delle vecchie fotografie, oggetti ormai desueti perché sostituite dalle memorie digitali, è data dalla scomparsa di un caro amico con il quale ho, anzi abbiamo, trascorso molti giorni in moto e, si sa, la motocicletta unisce in modo speciale…

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I Rainmen hanno la loro officina

ToroMoto

Ha aperto da poco l’officina ToroMoto a Pistoia, l’unica officina autorizzata Rainmen.
Il proprietario, Riccardo, è referenziatissimo, avendo lavorato nelle competizioni e come capo officina BMW; non potremmo chiedere di più.
Riccardo si occupa sia di manutenzione ordinaria e, speriamo poco, straordinaria, sia di personalizzazioni e modifiche.

Le coordinate:
ToroMoto di Riccardo Micheli
Via M.Moretti 199 (Z.I. S.Agostino) 51100 Pistoia
Telefono: 3337977668
email: info@toromoto.it
web: www.toromoto.it

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Il mio casco attapirato

Non mi vergogno affatto di dire che in moto sento freddo alla punta del naso.
Quando fa freddo fa freddo! e non c’è sottocasco termico che riesce a proteggere la punta del mio naso (che è di ereditaria abbondanza).
E se la temperatura è sottozero, l’alito ghiaccia nella visiera, ed è la fine.
Non si può proprio viaggiare con queste condizioni…
e allora dietrofront si torna a casa; mi metto al PC e sulla baia acquisto un asciugacapelli 12V con spina da accendisigari,



scovo un ritaglio di similpelle, macchina da cucire, un’allacciatura ad anelli, un tronchetto di tubo spiralato e un pomeriggio perso a trasfigurare la cucina della moglie in sartoria (appena rassettata, è così che va, ma non vi mostro la foto della cucina).




Il risultato è questo, realizzato sempre con la mia filosofia del “prototipo provvisorio, che vedo come funziona, poi lo renderò definitivo”.


Ah, sulla Preziosa, sotto il cupolino, c’è la presa accendisigari, e non solo quella…
Una spina da accendisigari con interruttore che eccita un relè 12 V-20 A, rende ancora più agevole l’accensione.

P.S.: lo scopo era quello di disappannare la visiera; il riscaldamento della punta del naso è un piacevole effetto collaterale.

pioz.
rev. by G. Cavazzuti

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Finalmente se ne stanno accorgendo

Leggo l’editoriale di Nico Cereghini su Riders di Marzo, intitolato "Più sani, più freddi".

Anche se scritto dal punto di vista dello scooterista cittadino Milanese, categoria in cui stento a riconoscermi perché non sono né scooterista né Milanese e sto studiando per fare il campagnolo, tocca, finalmente direi, dei punti importanti della filosofia che NOI RAINMEN abbiamo sposato da decenni.
E si scopre che si soffre più freddo in macchina che in moto, basta vestirsi in maniera acconcia vedi nostro motto, che andare in moto irrobustisce, evitando di raccattare virus in metropolitana o in tram e farsi stroncare dagli sbalzi termici entra ed esci di macchina, che la moto provoca benessere anche d’inverno ed allontana le malattie.
Quello che Cereghini si perde è l’andare in moto fuori città, per le stesse strade invase di moto, macchine, camper durante la bella stagione; le riscopri in tutta la loro bellezza, gelide sì ma deserte da sembrare selvagge, dal fondo insidioso sì ma baciato dal sole invernale, niente cafoni ma solo rari disperati automobilisti alle prese con i vetri appannati ed il riscaldamento riottoso.

Due condivisibili conclusioni di Cereghini:

" … chi usa la moto anche nella cattiva stagione , … , per qualcuno è un eroe e per altri è un fesso. Per me è uno che ha capito tutto"

" Non lo so se siamo noi i veri motociclisti, ma sicuramente siamo i più furbi."

Meditate Rainmen, meditate 

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