Eppur si muove

di Giovanni Cavazzuti

Nuova vittoria del Coordinamento motociclisti sul tema della sicurezza!

Circa due mesi fa parlavamo di sicurezza sulle strade e di motociclisti incastrati sotto i guard-rail. Ora Il Coordinamento motociclisti ci avvisa che:

«Varese – Tangenziale Nor-Est; a sei mesi dalla nostra denuncia ecco i primi guard-rail sicuri per i motociclisti»

«Come ricorderete ad Aprile 2008 il Cordinamento denunciò in modo chiaro che le nuove infrastrutture adottate dalla Provincia di Varese allo svincolo del Ponte di Vedano non corrispondevano a nessun criterio di sicurezza per motociclisti e ciclisti. Attraverso le pagine de "La Provincia" arrivarono le immediate rassicurazioni di Aldo Simeoni, Assessore alla Viabilità, che in pochi mesi si sono concretizzate nell’installazione delle protezioni salva motociclisti nei punti a rischio dei primi 1700 mt della Tangenziale Nord-Est.

Le protezioni, del tipo DR46 prodotti dalla Snoline, sono state montate lungo il primo lotto della nuova tangenziale e sulle barriere intorno alla nuova rotonda di Viale Valganna.

Il Coordinamento Motociclisti vuole ringraziare pubblicamente la Provincia di Varese e gli altri Enti coinvolti per l’ascolto e per l’impegno profuso nel risolvere in tempi così brevi una problematica tanto importante per tutti gli Utenti delle due ruote, ribadendo la necessità di rivolgere le stesse attenzioni anche a tratti di strada già esistenti, tra cui il già citato svincolo Ponte di Vedano».

Qualcosa si muove, speriamo di ricevere presto altre buone notizie

Coordinamento Motociclisti

www.cmfem.it

348-5200167

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Vecchio caro Routefinder, l’antesignano del roadbook

 di Giovanni Cavazzuti

Oggi siamo sommersi da navigatori satellitari dai nomi più buffi che ci guidano attraverso il traffico cittadino, in montagna, nei deserti africani e in ogni altro luogo dove è facile perdere l’orientamento. Ottantotto anni fa, in Inghilterra, fu brevettato forse il moderno antesignano di tutti i navigatori. Certo non era preciso come quelli odierni, non dava istantaneamente la posizione, non evitava il traffico e gli ingorghi, non segnalava lavori in corso, le mappe disponibili erano pochine e… distraeva dalla guida. Si chiamava Routefinder e, come potete osservare dalla fotografia, non si discostava molto dai roadbook che si usavano nei rally prima dell’avvento del GPS. Non ebbe successo, anche perché non c’erano molti automobilisti alla guida all’epoca ed era scomodo da consultare. Il Routefinder è esposto fino all’11 novembre alla mostra “Weird and Wonderful Gadgets and Inventions Display” della British Library di Londra.

Riding Solo To The Top Of The World

Riproponiamo un altro articolo colpito da strani flussi astrali

di Giovanni Cavazzuti

La recensione di oggi non riguarda un libro, ma un dvd. In vendita solo su Internet all’indirizzo che troverete di seguito.

Un racconto di un viaggio, di una moto e di un centauro molto particolari.

Garuav Jani

Dirtrack production & 60kph-Motorcycle Travel Club India

dirttrackproductions.com

www.60kph.com

Formato 4:3

Durata 94 minuti

Lingua: inglese

Prezzo: 21.99 $

 

  

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Problemi tecnici. Repost di -Mi porterò a Bray Hill-

A causa di strani influssi astrali alcuni articoli pubblicati risultano illeggibili per chi usa Windows Explorer come browser.
Purtroppo i loschi figuri che si occupano della parte tecnica di questo blog quando vedono Windows Explorer vengono immediatamente assaliti da nausea, prurito urticante e diarrea. Essi vi invitano a scegliere un vero browser come Firefox o Safari.

Per questo, anzi nonostante questo, essi hanno deciso di ripubblicare alcuni degli articoli in questione in modo da renderli fruibili anche a voi, anime neglette, utilizzatori di Explorer !

Cominciamo con un repost dell’articolo di Simone sul viaggio al Manx TT.
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Mi porterò a Bray Hill

di Simone Chiari

Sono sul ponte della nave verso Rotterdam e sto guardando il mare del Nord nella sua ora migliore, dopo che è calato il sole. C’è la malinconica luce giusta per i riassunti, con una miriadi di ricordi che attraversano la mente, tutti insieme così non c’è verso né di ricordarli né di metterli in ordine. L’anno scorso avevo tentato di metterli per iscritto, anche perché era la prima volta che venivo sull’isola ed era il centenario del TT…

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1° Umbria Challenge, 27 09 2008

# Nome Modello Moto Tempo
3 Simone M. bmw rs 4’53’
2 Riccardo M. bmw Adv. 4’54"
Andrea S. bmw gs 4’42”
3 Filippo F. bmw r1150r 4’53”
4 Luca bmw gs 4’42”
5 Enzo C. suzuki VStr 4’50”
1 Simone C. bmw gs 4’57”
2 Benedetta C. bmw r850r 4’54”

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Curiosità dal web

di Simone Chiari

Passa il Tornado e il radar va in tilt

Due poliziotti Inglesi di North Berwick, ad est di Edimburgo, sono stati coinvolti in un incidente non comune mentre controllavano la velocità degli automobilisti sulla A1 Great North Road.

Uno dei poliziotti, di cui non è stato fatto il nome, mentre stava usando un radar portatile, per controllare la velocità dei veicoli che si avvicinavano dalla cima di una collina, è rimasto sorpreso quando ha registrato una velocità di più di 420 km/h. Dopo la rilevazione il radar ha smesso di funzionare e il poliziotto non è più stato in grado di resettarlo. Il radar di fatto aveva seguito un Tornado della NATO sopra il mare del Nord, impegnato in un volo a bassa quota.

Di ritorno alla centrale il capo della polizia a inviato una dura lettera di protesta all’ufficio relazioni esterne della RAF.  La RAF ha inviato una pronta risposta nel suo usuale stile laconico:«Grazie per il vostro messaggio che ci permette di completare il fascicolo relativo all’incidente. Potreste essere interessati a sapere che il computer tattico del Tornado ha automaticamente riconosciuto il vostro “equipaggiamento radar ostile” inviando in risposta un segnale di disturbo. Inoltre i missili terra-aria Sidewinder a bordo del Tornado completamente armato hanno inquadrato il bersaglio. Fortunatamente il pilota olandese ha intelligentemente interpretato lo stato di allerta dei missili ed è stato in grado di annullare il sistema di protezione automatico prima che i missili fossero lanciati».

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