La coraggiosa avventura era iniziata un mese prima quando il coraggioso Milko era partito alla volta di Cesena per incontrare un amico e per iniziare a fare un po’ delle strade del Challenge.
Purtroppo il prezioso mono ammortizzatore appena acquistato esplode, vedere le foto per credere, e lascia il nostro eroe a piedi.
Doppia gita in treno per tornare al lavoro e andare a riprendere la moto, un pessimo ricordo della E45 ed il nostro è pronto per il Challenge.
Le sue parole sono la miglior descrizione della giornata dai sentimenti contrastati:
“Dopo che un amico mi aveva parlato del Rainmen Challenge, ieri sera ho deciso di visitare il sito…E DI PARTIRE PER L’EXTREME.
Così, stamattina alle 5 in punto sono partito alla volta di Pistoia.
Inutile dire che l’itinerario è fantastico…tutto troppo bello…forse troppo per essere vero…Tutto andava per il meglio, i checkpoint rispettati in orario e alle 12.43 parto da Pacetto e mi dirigo per l’Agriturismo "Il Volpino"…quando mancano alcuni km a Popiglio, sento un botto sordo provenire dal posteriore "tock"…penso che si sia trattato di un sasso sparato via sul parafango, e invece la moto comincia a sbandare.
"Cazzo, ho bucato" … ebbene sì, sulla SS12 subito prima di Dogana Nuova mi ritrovo con il posteriore a terra; era tutto troppo bello, ero in perfetto orario, avevo guidato per posti fantastici, dalle mie parti le prime strade decenti le trovo quando vado in Abruzzo, avevo una discreta fame, già pensavo al pranzo nell’Agriturismo e invece tutto si è spezzato in un momento.
Comunque, mi faccio coraggio e vado di Fast, sperando che il chiodo che si intravedeva fuoriuscire dalla gomma fosse di piccolo taglio; invece era un megachiodo ricurvo…incredibile!
In quelle condizioni il Fast non può nulla e infatti riesce solamente a risollevare di poco la gomma per poi perdere immediatamente pressione.
A quel punto decido di tornare indietro verso Fiumalbo, un paese incontrato poco prima dove la provvidenza del motociclismo ha voluto che lì esistesse un officina che ripara anche pneumatici…"F.lli Nizzi", questo il suo nome.”
A questo punto interrompiamo la narrazione per consigliare a Milko una visita da qualche sciamano per farsi togliere il malocchio dal posteriore della sua moto, di gran lunga la parte più debole … riprende la narrazione:
“Riparata la gomma, si era fatto tardi e per non rischiare ulteriori sorprese decido di mettere la prua per Roma
Con molta tristezza penso a che brutta fine abbia fatto la mia splendida giornata in moto.
Alla fine sono stati 988,2 km tutti d’un fiato di cui circa 700 nell’afosa pallostrada, ma quei quasi 300 di curve e paesaggi spettacolari mi hanno ripagato del lungo e difficile viaggio.
In allegato troverete le foto che raccontano il tutto. Clicca qui per le foto.
Negli scontrini ritirati ai check ho notato che l’orologio del bar "Vecchio Pulter" è decisamente fuori orario…sono arrivato nel bar alle 10 e 45 circa…gliel’ho fatto notare, hanno detto che avrebbero sistemato…Un altra cosa…in tutti e 4 i bar dove ho fatto il check, non sanno neanche cosa sia il timbro del rainman di cui si parla nel sito…il vecchio Pacetto, mi ha guardato in maniera davvero perplessa…hi hi hi…”
Un’altro pezzo di challenge, un tanto di cappello a chi si è fatto 1000km per godersi un challenge ed un complimento personale per l’indomito entusiasmo e per non essersi fatto scoraggiare dalle avversità. Prendiamo nota delle disfunzioni e cogliamo l’occasione per ricordarvi che l’obbligo del timbro come pure quello dei check point prestabiliti è stato eliminato anche se il sito ancora li riporta; procuratevi uno scontrino nel luogo stabilito e prendete i check point scritti sul road book come un suggerimento.
A presto…al prossimo Challenge.