Paolo Savorgnan, magentino solo per nascita, è salito in sella a una moto a 48 anni, una ZX-10 Tomcat 1000. «Vuoi far ricca tua moglie con le assicurazioni?» gli gufavano i colleghi in ufficio. Non si è arreso. Quando può (la moglie) la fa accomodare sulla sella e via, senza premura, ad ammirare il bello che c’è ancora, fuori della porta di casa.

Scoprii quindi la “Preziosa” (ancora non sapevo che avesse questo nome), e avvertii le palpitazioni per la livrea rossa e bianco-perla attorno a un potente 16 valvole.


Fu così che, prossimo ai 50 anni, mi ritrovai in sella, e per la prima volta, a 100 Nm, troppi per iniziare ma esaltanti.

Piccoli giri, pochi chilometri da casa, come un ragazzino in bicicletta le prime volte da solo senza il papà. In seguito la confidenza cresceva, la distanza aumentava: Milano, Balmuccia, San Remo lungo le A7, A26, A10, Lavachey, e la “Preziosa” sempre generosa e precisa per darmi quello che sto a chiederle con la manetta del “gas”.

Azzardo il paragone con il maggiolino Herbie, quel rapporto di affetto tra conducente e veicolo che pure il bravo The Doctor 46 riesce a mostrarci, dopo aver tagliato il traguardo di un Gran Premio.

Non sono ancora un motociclista, neppure vesto da motociclista. E riguardo la sella larga che cercavo negli scooter l’ho ritrovata comoda sulla “Preziosa”: con mia moglie in sella, lo scorso 23° Anniversario, abbiamo percorso turisticamente 250 km in 6÷7 ore, senza affaticarci.

Ora evidenzio col pennarello sull’Atlante del Motociclista le strade percorse. C’è anche quella da Magenta a San Remo: una linea tortuosa che transita per Vercelli, Trino, Asti, Alba, Fossano, Mondovì, Pamparato, Garessio, Col di Nava, Mendatica, Colle di Garezzo, Triora, Taggia Arma: strade statali, una superstrada per apprezzare il vento, poi ancora strade statali, regionali, militari, tre valichi.

Il tratto più impegnativo è da Mendatica a Triora, la strada non è asfaltata e tra rocce e buche era preferibile una cross o un quad, ma nonostante ciò la “Preziosa” mi ha tenuto in piedi, come avesse le “rotelline”.

Inizia una nuova stagione: sul mio Atlante del Motociclista, come le radici di una pianta, dovranno allungarsi e infittirsi le strade evidenziate.