Felice
A favore del casco integrale
mercoledì 12 marzo 2008
“…e io mi tocco…”
Premessa
La voglia di scrivere su questo argomento è arrivata piano piano. Forse ho iniziato a rifletterci dopo l’incidente che ho avuto un paio di anni fa. Spesso, poi, mi sono trovato nelle discussioni a sostenere queste ragioni, senza però avere mai la possibilità di fare una disamina un po’ più completa, come proverò a fare ora.
In particolare mi rivolgo agli utilizzatori del casco modulare sottolineando il problema sicurezza relativo a quel tipo di casco, problema che quasi mai viene compreso.
Queste righe su un argomento complesso come la sicurezza in moto danno per scontate alcune cose, ovvero:
•mi rivolgo a persone che tengono conto del problema sicurezza in moto (sei di questi se in città, tra scooter e motorini con caschi slacciati ciabatte ecc. ti prende lo sconforto...);
•ognuno è libero di fare quello che vuole con la sua pellaccia, purché non cada in testa a me quando ci si butta dal campanile… (io, di solito, prima di buttarmi dò un urlo per la sicurezza… altrui);
•a nessuno di noi capiterà mai (…e mi tocco…);
• ne parlo a ragion veduta perché il mio fido integrale mi ha letteralmente “salvato la faccia” non molto tempo fa.
Il caso
Ascoltata dal vivo al Bike-Expo di Padova, gennaio 2008.
Lei:« quel casco mi piace, è leggero e meno ingombrante degli altri ».
Lui:« è un casco Jet, in estate va benissimo »…
…Certo, cosa te ne fai della mentoniera quando fa caldo ? perché, a quello serve la mentoniera del casco… a ripararsi dal freddo…
…o no ?
Io penso che lui avrebbe risposto diversamente se:
•avesse letto questa pagina;
•avesse conosciuto il mio amico Ale, che ha passato diversi mesi con un grosso ferro nella mandibola, solo perché, viaggiando su un Ciao a 30 km/h, ha avuto la strada tagliata dalla solita auto che non lo aveva visto e ha battuto il mento contro il tettuccio dell’auto. Aveva un casco jet e non si è rotto nient’altro;
•avesse visto il mio casco integrale dopo che un camion mi ha tagliato la strada… (solita storia… non mi aveva visto); dopo il “cozzo” il casco aveva una rigatura trasversale che partiva dalla fronte, attraversava la visiera e finiva sul mento;io ero in stato confusionale per la forza dell’urto (casco contro camion), cosa sarebbe successo senza la mentoniera ?
•avesse parlato con un traumatologo o con qualcuno del personale di un pronto soccorso-ambulanza; il quale gli avrebbe spiegato quali sono le parti più frequentemente colpite in un motociclista che ha un incidente. Tra queste, da quando il casco è obbligatorio, la parte inferiore del viso conta per il 35% (trentacinquepercento!) dei colpi al reparto testa/collo.
•avesse pensato prima di parlare.
Ecco i diversi tipi di casco in uso al giorno d’oggi per l’uso cittadino/turistico (non prendo nemmeno in considerazione roba come la “scodella” …non è un casco ma un cappello):
Integrale Jet Modulare
Le obiezioni (contro)
«Con un casco integrale la visibilità è ridotta»
L’ampiezza minima del campo visivo di un casco viene stabilita dalle norme di omologazione e in generale è di poco inferiore al campo visivo normale; invece sono gli occhiali, da sole o da vista, che limitano la visibilità molto più del casco.
«Meglio un casco modulare, uno di quelli apribili…»
I caschi modulari che sono omologati come gli integrali (quando sono chiusi ovvio,), sono solo quelli con la sigla P, tutti gli altri modulari non forniscono alcuna garanzia di protezione del viso.
Fate attenzione al momento dell’acquisto, forse state comperando un casco che, anche se chiuso, non vi proteggerà.
La questione, poi, andrebbe girata a tutti quelli che salgono in sella solo se indossano l’armatura con stivali, guanti e paraschiena, ma poi usano un casco modulare, viaggiano con la mentoniera sollevata e la chiudono solo quando c’è troppo freddo, rumore o vento, cioè quasi mai. Fate caso a quanti motociclisti si vedono in giro col casco “apribile” spalancato. Molti, troppi…
«Quando fa caldo il casco integrale mi soffoca»:
L’obiezione va estesa anche al resto dell’abbigliamento da moto, sappiamo bene com’è dura girare in estate con le protezioni a posto.
Per il casco dipende soprattutto dal sistema di aerazione dello stesso (in particolare l’“estrazione” dell’aria calda), ma anche da piccoli trucchi, per esempio inumidire i capelli o l’interno del casco o un fazzoletto da portare al collo.
Incredibile ma vero, a volte, quando il caldo è davvero pesante, chiudo anche la visiera per ripararmi dall’aria bollente che mi batte il viso.
«Mettere e togliere gli occhiali con l’integrale è un lavoraccio»
Gli occhiali sono un impedimento perché limitano ulteriormente il campo visivo; inoltre sono un pezzo in più da tenere pulito, da disappannare ecc.
Per quelli da vista non ci sono molte soluzioni… Io alla fine mi sono fatto operare agli occhi e ora non li uso più [ gli occhiali n.d.a. :-) ].
Riguardo a quelli da sole, io sono un grande fan della visiera scura che ha un grande vantaggio: basta sollevarla e vedo subito chiaro e questo, specialmente entrando nelle gallerie in estate, è una gran cosa.
L’unico problema che ho trovato con la visiera scura è usarla nella pioggia quando è buio, allora è meglio fermarsi e mettere quella chiara, onde poterla chiudere. In un buon casco il sistema di cambio della visiera è semplice e si impara a farlo velocemente dopo pochi tentativi. Tengo sempre la visiera chiara insieme alla tuta da pioggia.
«Quando devo fumare è scomodo, perché lo devo togliere»
Acquista un bocchino ricurvo… ;-)
«È scomodo quando devo parlare con qualcuno»
Alza la voce o avvicinati… ma basta anche inclinare il casco in modo da portare la finestra più vicina alla bocca. A meno che ti debbano leggere il labiale, non ci sono grandi problemi.
«Quando lo metto, o lo tolgo, mi strappa il naso-mento-fronte…»
È questione di abitudine, quando hai trovato il tuo casco sai come indossarlo, diventa parte di te.
«Io sono prudente»
Tu sì, ma gli automobilisti ?
I vantaggi (pro)
Maggiore protezione
È in assoluto il motivo per cui andrebbe scelto. Punto e basta. Su questo punto il casco jet non può nemmeno essere preso in considerazione.
Per quanto riguarda il modulare… facciamo questa premessa: molti produttori sconsigliano di attaccare adesivi o altre cose sulla parte esterna del casco, e lo fanno per un motivo: una parte dell’effetto protettivo del casco consiste nella sua rotondità, ovvero nello smorzare il colpo “scivolando” lateralmente. Di questo si tiene conto durante la progettazione di un casco. Qualsiasi cosa intralci questo percorso contribuisce a rendere più forte il colpo ricevuto.
Quindi, se addirittura un semplice adesivo viene considerato “ostruente”… che dire di tutto il meccanismo del casco modulare? Se poi il modulare è aperto, il contraccolpo dovuto alla mentoniera potrebbe infliggere ulteriori gravi danni.
Questo non fa parte dell’omologazione ECE, in cui i caschi vengono provati solo per la resistenza all’urto, quindi sta solo a noi decidere se tenerne conto o meno.
Protezione dai moscerini e insetti vari
C’è in giro l’immagine del motociclista col casco di pelle e gli occhialoni vecchio stile, un sorriso a 42 denti tempestato dai puntini neri dei cadaveri dei moscerini. Ecco, questo effetto vi sarà evitato.
Inoltre garantisce una maggior protezione da quegli enormi missili aria/aria con ripieno alla crema, che in estate girano alla ricerca di un ignaro motociclista su cui schiantarsi e che, quando colpiscono, causano seri danni.
Infine, rispetto al casco modulare, il fatto di non avere i meccanismi di apertura, chiusura e rinforzo della mentoniera, danno alcuni evidenti vantaggi, ovvero:
È più leggero…
Senza i suddetti meccanismi si risparmiano circa 300 g di peso e questo è davvero importante sui lunghi percorsi, quando il vento spinge contro il casco per ore e il collo deve reggere e opporsi a questa pressione… la mia cervicale ne sa qualcosa…
È meno rumoroso…
La forma compatta è più aerodinamica, mentre nel modulare tutte le fessure dovute all’aggancio della mentoniera fanno da ostacolo all’aria creando turbolenze e rumore.
Calza meglio…
Anche per la leggerezza, ma soprattutto perché la forma è progettata senza le limitazioni imposte dai meccanismi di chiusura. Un buon casco che calza come si deve lo senti come una seconda pelle, fa parte della tua testa. Io, quando mi fermo, mi dimentico di averlo e di toglierlo.
È meglio aerato…
Come sopra, non avendo limitazioni nel disegno del casco, è più semplice dotarlo di un sistema di aerazione efficace.
È più veloce da togliere e mettere…
…Eh sì, perché rispetto al modulare c’è un passaggio in meno, quello dell’apertura/chiusura della
mentoniera (sempre che la si chiuda…).
Concludendo...
• …la scodella usatela per fare colazione e non per proteggervi;
• …il jet lo lascio agli spericolati che non temono di subire danni;
• …si dirà che un buon casco modulare offre la stessa protezione di un integrale. Posso
essere d’accordo, ma quanti guardano questo aspetto prima di acquistarlo ? Un modulare
richiede un esame più attento di un integrale, proprio perché il complicato sistema del meccanismo di apertura lo rende soggetto a difetti e omissioni che non vengono considerati dalle attuali normative ECE.
...dunque viva il casco integrale ! Devi trovare quello giusto, ma quando lo hai trovato non lo cambi più e non lo toglieresti mai.