Il luogo

Lasciando alle nostre spalle Castelnuovo Garfagnana e risalendo la statale 324 del Passo delle Radici, dopo aver percorso 18 km circa di bellissime curve e qualche tornante traditore, incontriamo un piccolo paese. Casina Rossa è un abitato che passerebbe quasi inosservato se non che, a un motociclista, non sfuggono mai certi dettagli (una panca sul marciapiedi, ormai l'unico spazio agibile per accendere un toscano, un foglio scritto e incorniciato al muro che ha l'aria di un menù) che potrebbero indicare la possibilità di una breve sosta per riattivare la circolazione sulla “seduta”. Un ampio piazzale alberato dove lasciare la motocicletta e una terrazza che guarda le Apuane perennemente innevate ci indicano che questo è il posto ideale per fermarsi dopo aver affrontato le innumerevoli curve del passo o per chi si accinga a farlo.

Il locale

Un piccolo bar all'ingresso e subito a sinistra un salotto col camino sempre acceso, poi la sala da pranzo: pulita e ordinata e, strano a dirsi, i quadri alle pareti si fanno guardare senza offendere con la tipica banalità delle “tele” da arredamento un tanto al chilo. Se le stanze da letto hanno le stesse invitanti caratteristiche di decoro e semplicità non resta che provarle.

Il gestore

La famiglia Lunardi gestisce questo locale dal 1976, a iniziare dalla cucina.

Il cibo

Quasi tutti i primi piatti si avvalgono di pasta fatta in casa e le pappardelle con i funghi sono d'obbligo, ottimi anche i triangoli (ravioli) ripieni di funghi conditi con aglio e olio e le lasagne con funghi e carciofi. Fra i secondi, la scaloppina ai funghi  è da  provare e la grigliata mista, piatto che di solito lascia indifferenti, non delude per l'ottima qualità della materia prima. La torta di noci, confezionata in famiglia, vale da sola il viaggio. Le noci provengono da alberi che crescono non lontani.

Livello Qualità/Prezzo