Giacomo Melani
Elefantentreffen 2008
domenica 4 maggio 2008
Tutto comincia con una promessa...
Fine settembre 2006.
Ambientazione: Ocktober Fest Munich.
In quell’occasione, in un momento di totale annebbiamento mentale, promisi a un ragazzo di Vicenza che nel gennaio 2008 ci saremmo trovati sicuramente all’Elefantentreffen… Ed io…una promessa… la mantengo sempre!
Fine ottobre 2007.
La decisione era ovviamente già presa, e in più per il mio compleanno, ricevo, come manna dal cielo, gli stivali BMW in Goretex, incredibili, a cui erano anni che stavo sbavando dietro. Un segnale ben preciso… l’Elefante 2008 mi stava aspettando!
Comincia la ricerca disperata per trovare tutto l’occorrente e soprattutto le centinaia di telefonate a mio cugino (che c’era già stato!) per sapere tutto quello che serviva e che ringrazio per non avermi ucciso.
La partenza si avvicina a passi lenti ma decisi… la convinzione aumenta con il passare dei giorni.
Piano piano prepari la moto ingrassandola con cura maniacale, cambio olio e moffole sono operazioni essenziali per intraprendere l’avventura. Il giorno prima la partenza si carica la moto con estrema attenzione, tutto è pronto. Ci siamo, l’occorrente è stivato!
Inutile dire che per l’ennesima volta prima della partenza per un viaggio in moto non ho chiuso occhio tutta la notte… È così, c’è poco da fare! La vivo così!
Suspence fino all’ultimo istante sul numero di partecipanti alla spedizione, infatti, oltre al mio cuginetto, doveva venire con noi anche Valentino (più giusto dire che ero io ad andare con loro!), il quale a causa di un imprevisto ha dovuto ritardare la decisione!
Ore 7:45 del 24 gennaio 2008, si parte.
Giornata fantastica, Sole e pochissimo freddo, anzi, quasi caldo visti i racconti letti in precedenza da altri “elefanti”. Tutto procede per il meglio anche se la mancanza assoluta di neve già dal Brennero non rende molto entusiasti i miei compagni di viaggio. A me tutto sommato va bene anche così!
Primo Stop a Landshut poco più di 100 km dalla “fossa”.
Il giorno seguente partiamo con molta foschia ma soprattutto molto carichi per arrivare quanto prima al nostro obiettivo.
La strada per arrivare a Solla è molto bella e man mano che ci avviciniamo troviamo molti altri partecipanti all’evento, soprattutto italiani e tedeschi… nel frattempo esce un sole accecante ma di neve neanche l’ombra… e quella che a detta di Valentino doveva essere una distesa sterminata di bianco era invece un normale paesaggio di fine autunno.
L’arrivo all’Elefantentreffen non è stato particolarmente emozionante, lì per lì non riesci a renderti bene conto dove sei, anche se il panorama della vallata è molto bello… dei ragazzi di Faenza avevano già riservato da un paio di giorni una bell’area per noi italiani e così sono cominciate le operazioni di scarico moto, acquisto paglia (per isolare la tenda da terra!) e legname.
Ho trascorso la mia prima serata all’Elefante in totale estasi, troppo bello per essere vero, troppo irreale una situazione di totale amicizia con chi non conosci minimamente, si respira vera amicizia! Momenti da lacrima!
Impossibile poi tralasciare momenti di totale piacere non solo sentimentale, ma anche culinario con il polpo lesso mangiato davanti al fuoco con dei ragazzi di Milano… bello, bello e poi… buono!
Il giorno seguente vivi il raduno in totale relax…girottoli in qua e là… compri quei pochi semplici ma preziosi gadget che ti ricorderanno l’evento… banchetti infiniti insieme agli altri… e ancora a giro a fare due chiacchiere con chi ti capita… la serata rispecchia quella precedente anche se stasera si banchetta con un’ottimo piatto di spaghetti all’amatriciana fatta dai ragazzi di Treviso.
Uno strano rumore mi sveglia la mattina seguente…apro con estrema delicatezza la tenda, mi affaccio… ed è solo l’inizio di una MEGA NEVICATA… basti pensare che nel tempo di vestirsi, smontare la tenda e caricare la moto (circa 45') ci sono già 10 cm. abbondanti di neve!
L’arrivo all’autostrada non è stata tra le più gradevoli ripartenze della mia vita; infatti, per riuscire a trovare la strada pulita siamo stati circa 2 h e ½ in prima per percorrere 8 km con raffiche di vento tutt’altro che simpatiche…
Adesso voglio fare una domanda:«sul piano e in salita se stai basso col gas non hai grossi problemi a viaggiare sulla neve, ma in discesa??? Come si fa a fermarsi??? Eh???». Io ho adottato una tecnica molto personale… (ma neanche tanto, visti gli altri!) ovvero… cadere a terra! E giusto per non farsi mancare mai niente son cascato ben due volte su entrambi i lati della moto! (le cose o si fanno bene o niente!!!).
Comunque, passati i momenti di difficoltà, nel bel mezzo della bufera è iniziata la pioggia con conseguente passaggio della stessa attraverso il giacchetto. Area di servizio e spogliarello sotto la tettoia del distributore, anche questo fa parte del gioco! Lungo la strada di ritorno ripenso ai giorni appena trascorsi e a quel piccolo ma fondamentale tassello che ho aggiunto alla mia vita di centauro!
Bravo a Valentino per la sua bramosia di esserci!
Bravo al mio cuginetto per le sue gambette… e ci credo che non tu caschi sulla neve! Facile no???
Bravo al Lupo per la sua generosità, infatti se non mi da’ una mano ad alzare la moto in discesa sulla neve adesso mi trovavo ancora lì!
Bravo al polpo lesso per la sua inaspettata bontà!
Bravo al falò che è stato elemento o meglio… spalla di uno dei momenti di aggregazione più belli che abbia mai provato!
E infine… Bravo a me perché ci sono voluto fortemente andare e come disse Woody Allen, in riferimento a un concerto di Bruce Springsteen “The Boss”:«È una delle 10 cose che nella vita occorre fare!»; non credo sia mai stato all’Elefantentreffen, ma per me ci rientra sicuramente!
L’Elefantentreffen 2008 mi ha salutato con un arrivederci ben preciso (neve neve e neve!) che non lascia adito a tante interpretazioni… Ci vediamo l’anno prossimo!